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a quelle m appressai com io potei, 20
ed a mirarle mi disposi attento.
Tra l altre che io prima conoscei,
fu una ninfa sicula per cui
già si maravigliaron gli occhi miei.
Oh quanto bella lì negli atti sui, 25
biasimando le fiamme di Tifeo,
si sedea ragionando con altrui!
mostrando come per quelle perdeo
l amato sposo in cieco marte preso,
allor che tutto vinto si rendeo 30
in Lipari lo stuolo, ond elli offeso
col bianco monte nel campo vermiglio
ne fu menato, ove ancora è difeso,
Letteratura italiana Einaudi 129
Giovanni Boccaccio - Amorosa visione
mudando in chiusa dell aureo giglio;
donde doleasi, perch a lui riavere 35
non valean prieghi, danar, né consiglio.
Ove costei così, al mio parere,
quivi doleasi, attenta l ascoltava
giovane donna di sommo piacere,
simile a cui nessuna ve ne stava, 40
per quel ch a me paresse, nel suo viso
che d ogni biltà pien si dimostrava.
Sariasi detto che di paradiso
fosse discesa da chi ntentamente
l avesse alquanto rimirata fiso. 45
E com io seppi, ell era della gente
del Campagnin che lo Spagnuol seguio
nella cappa, nel dire e con la mente,
a sé faccendo sì benigno Iddio,
che d ampio fiume di scienza degno 50
si fece, come poi chiar si sentio,
faccendo aperte col suo sommo ingegno
le scritture nascose, e quinci appresso
da Carlo pinto gì nello dio regno;
faccendo sé da quella, in cui compresso 55
stette Colui che la nostra natura
nobilitò, nomar, che poi l eccesso
absterse della prima creatura
con la sua pena; e quivi coronata
della fronda pennea, con somma cura 60
raggiugnea fior per farsi più ornata,
mostrando sé tal fiata piatosa
della noia dell altra a lei narrata.
Con questa era colei ch essere sposa
e figliuola perdé quasi in un anno, 65
di brun vestita e nel viso amorosa:
oggi tornando dove i fabbri stanno
vulcanei e miropoli e coloro
ch ornan di freno e di sella, all affanno
Letteratura italiana Einaudi 130
Giovanni Boccaccio - Amorosa visione
me sostener l animal, ch al sonoro 70
percuoter di Nettunno apparve fori
nel bel conspetto del celeste coro.
Ed il bel nome che gemmier maggiori
danno alla perla è suo, il cui cognome
gli Asini legan, di que guardatori. 75
Splendida, chiara e bella era sì come
nel ciel si mostra qual più luce stella,
di vel coperte l auree chiome.
Vaga più ch altra, si sedea con ella
un altra fiorentina in atto onesto, 80
assai passante di bellezza quella.
Ben m accors io chi era e che dal sesto
Cesare nominato era il marito,
qual chi l conosce il pensa a lei molesto.
Guardando adunque nel piacente sito 85
costoro ed altre che v erano assai,
sentiva ben da me mai non sentito,
in guisa tal ch io men maravigliai.
Letteratura italiana Einaudi 131
Giovanni Boccaccio - Amorosa visione
CANTO XLIV
Era più là, di donne accompagnata,
la Cipriana, il cui figliuolo attende
d aver la fronte di corona ornata,
con quello onore che ad essa si rende
dell isola maggior de Baleari, 5
se caso fortunal non gliel contende.
Tra le quali era, in atto non dispari
della gran donna, un altra tanto bella,
che mi fur gli atti suoi a mirar cari.
Ognuna quivi riguardava ad ella 10
per la sua gran bellezza, ed io con loro
che già in me riconosceva quella.
Ell è colei di cui il padre nell oro
l azzurro re de quadrupedi tene
nel militare scudo, e di coloro 15
passata stassi, come si convene,
isposa d un che la fronzuta pera
d oro nel ciel per arma ancor ritene.
E con queste a seder bellissim era,
simile a riguardare ad una dea, 20
la sposa di colui che la rivera
rosseggiar fé di Lipari, eolea
isola, poi togliendo in guidardone
l amiraglia da chi dar la potea.
Con essa questa ancora ad un sermone 25
conobb io quella che fu tratta al mondo,
onde fuggita s era in religione,
honesta e gaia nel viso giocondo,
moglie di tal che me saria non fosse:
ma chi più sia non mosterrò del fondo. 30
E l altre oltre mirando, mi percosse
ma non so che, e tutto quasi smorto
subito altrove gli occhi e me rimosse.
Letteratura italiana Einaudi 132
Giovanni Boccaccio - Amorosa visione
Venend io così men sanza conforto,
tremando tutto, mi ritorna a mente 35
ch io vidi in una parte di quell orto,
onesta e graziosa umilemente,
una donna sedere il cui aspetto
tutto dintorno a sé facea lucente.
In questo alquanto nel tremante petto 40
con forza ritornò l alma smarruta,
rendendo forza al debile intelletto.
Così mi ricordò che io veduta
avea costei tra quelle donne prima,
e n altra parte ancora conosciuta. 45
Onde se sua bellezza la mia rima
qui al presente perfetta non dice,
maraviglia non è; ma tanto estima
sentendo l alma mia, che om felice
mirando quella dovria divenire, 50
se la memoria mia ver mi ridice.
Tenendo mente lei, sommo disire
d entrar mi venne dentro allo splendore
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